La Morra
Il sacchetto di plastica appeso nei pressi del cantiere della sua casa in ristrutturazione ha subito incuriosito e insospettito Matteo Bosco, primo cittadino lamorrese ma anche assessore della Comunità collinare della Langa e del Barolo e presidente della cantina “Terre del Barolo”.
Ma sorpresa e rammarico sono cresciuti quando il Sindaco ha avuto tra le mani il contenuto di quell’anonimo sacchetto: una lettera di insulti e minacce e una cartuccia caricata a pallettoni da caccia al cinghiale. «È ora che ti tolga di mezzo»: è una delle intimidazioni contenute nella missiva.
Sul caso stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Bra e, in seguito alla denuncia contro ignoti formulato da Bosco, è stato aperto un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Alba.
È difficile, al momento, individuare i motivi di tanto odio verso il primo cittadino anche se pare certo che il mittente abbia agito riferendosi al ruolo di sindaco di Matteo Bosco, seppure in assenza, negli ultimi tempi, di scelte amministrative che possano creare malcontento.
Il destinatario della missiva invita a non ingigantire l’accaduto, ma spiega anche che è giusto che i lamorresi sappiano cosa è disposto a fare qualche concittadino per perseguire i propri scopi.
Sono numerose le attestazioni di solidarietà giunte a Bosco, in primis quella dei sindaci della Comunità collinare della Langa del Barolo, profondamente sdegnati del gesto intimidatorio.
Elisa Broccardo
Rispondi